Attività Fisica Adattata

L’azione di ALICe Mantova è rivolta alla diffusione, condivisione del ruolo e dell’importanza dell’attività fisica adattata (AFA), come strumento di promozione di stili di vita più attivi nei pazienti con patologie croniche.
La presenza di malattie croniche, come ictus cerebrale, morbo di Parkinson, artrosi, innescano un circolo vizioso di disabilità-sedentarietà-ulteriore disabilità con un significativo impatto negativo non solo sul benessere della persona ma anche sull’evoluzione della patologia.
L’AFA attraverso l’attuazione di adeguati programmi di attività fisica regolare e continuativa nel tempo, ben si adattata alle caratteristiche della persona disabile e se svolta in strutture allestite a tale scopo  è in grado di adattarsi alle diverse esigenze, giocando un duplice ruolo sia per combattere l’ipomobilità che favorire la socializzazione, come valido presidio per interrompere un circolo vizioso e crearne uno virtuoso.
C’è la necessità per i pazienti , con esiti da Ictus, di rompere lo schema dell’isolamento, attivarsi e condividere con piacere in una cerchia di persone affette dalla stessa patologia l’attività necessaria al mantenimento del benessere residuo.


L’AFA non è un’attività riabilitativa ma piuttosto un’attività di mantenimento e di prevenzione, finalizzata a facilitare l’acquisizione di stili di vita utili a mantenere la migliore autonomia e qualità di vita possibile. Il progetto è finalizzato a sperimentare modalità innovative di presa in carico di problemi di salute largamente diffusi nella popolazione, ivi compresa la collaborazione con strutture dotate di spazi idonei all’accoglienza, alla educazione ed alla formazione.
Ed è in quest’ottica e nel ruolo educazionale formativo, che abbiamo trovato negli ambienti e nella professionalità dei Sanitari della Fondazione Monsignor Arrigo  Mazzali il luogo adeguato in cui si svolgeranno tali attività:
· con ambienti sanitari, confortevoli;
· con palestra, strutture protette, etc.;
· con operatori qualificati che presiederanno a queste attività, che sono in possesso di una specifica formazione sulle tematiche della disabilità motoria.


Il Piano Regionale della Prevenzione ha rilanciato con forza il ruolo dell’attività fisica nel promuovere non solo il benessere nelle persone sane, ma anche in quelle affette da patologie croniche. In quest’ottica abbiamo avviato con energia un progetto finalizzato alla sensibilizzazione dell’attività fisica, rivolto a persone che presentano problemi di salute cronici; per i quali questo trattamento è di dimostrato efficacia (patologie sensibili), costruendo a tal fine percorsi assistenziali integrati, al cui interno i Nuclei delle Cure Primarie e i Centri di Riabilitazione dovrebbero osservare un ruolo centrale.

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